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Io c'ero.... Ricordi dai tempi di guerra...


SETTEMBRE 1943

Il giorno che gli americani entrarono a Resina (Napoli),
nessuno se ne accorse.
Venivano dal golfo di Salerno, dove erano sbarcati,
ma nessuno ci aveva avvisato.
Il fatto è che, fino alla notte prima, colonne di militari e automezzi tedeschi sfilavano da settimane, lungo via Roma (il corso principale di Resina), per andare al nord.
La mattina dopo, la gente li vedeva ancora sfilare verso il nord.
Ma le divise erano diverse.
Anche le facce erano diverse.
Anche l'accento era diverso
Allora, finalmente capimmo che erano soldati americani.
E che venivano a liberarci.
Tutti applaudivamo entusiasti.
A me, ragazzino, misero una bandierina in mano e mi dissero di gridare "Welcome!".
I soldati ridevano e ci gettavano piogge di cioccolata
caramelle e sigarette.
Mi dissero che, ora, loro erano i buoni
e gli altri erano diventati i cattivi.

gif animate create da Pino De Lucia
           

"OPERAZIONE CADAVERE"

La storia del maggiore Martin

Nel cimitero della cittadina spagnola di Huelva, sulla costa Atlantica, 200 chilometri a nordo di Gibilterra, è .sepolto un suddito britannico.
Morì di polmonite tra le nebbie dell'Inghilterra nell'autunno 1942, senza certo supporre
che avrebbe riposato per sempre sotto il cielo assolato della Spagna.
In vita non aveva fatto nulla di speciale per il suo Paese.
Dopo la sua morte salvò probabilmente migliaia di soldati alleati.
Il racconto ha inizio nell'autunno del 1942, quando l'invasione dell'Africa del Nord procedeva verso il successo. Tutto faceva prevedere per dopo, che l'attacco alla Sicilia sarebbe stato il prossimo obiettivo.
Cosa si poteva fare per convincere i tedeschi, con un inganno, a sparpagliare le loro forze per difendere
anche altri luoghi da un prossimo sbarco?
Qualcuno suggerì un'idea diabolica: bisognava far cadere nelle mani dei tedeschi false informazioni
che facessero sospettare il luogo dell'invasione, diverso dalla Sicilia.
Perché non abbandonare nelle acque spagnole un cadavere con indosso documenti falsificati
come se provenisse da un aereo precipitato? Il cadavere, portato a riva dalle onde,
era quasi certo che i documenti sarebbero caduti nelle mani di agenti tedeschi.
C'era però una questione pratica. Un morto non respira: se un morto viene messo in acqua i polmoni rimangono vuoti e quindi un'autopsia potrebbe stabilire se il corpo era già morto prima di entrare in acqua.
Nascerebbe allora il sospetto di un trucco.
Le forze armate si mobilitarono per trovare un cadavere il cui decesso potesse essere attribuito ad annegamento, e quando si muore di questa malattia, c'è del liquido nei polmoni.
Il morto, un uomo appena trentenne, divenne da quel momento il "maggiore William Morris, dei Royal Marines." Il cadavere fu posto in una cella frigorifera mentre il piano acquistava sempre più forma.
Fu subito deciso che la lettera ingannatrice da trovarsi sul cadavere
doveva essere uno scambio di corrispondenza tra due generali di massimo grado:
Il Generale Sir Archibald Nye, vice-capo dello stato maggiore Imperiale scriveva al generale Alexander,
allora comandante del 18° Gruppo in Africa.
Era una lettera "confidenziale" che lasciava capire per deduzione
che l'obiettivo che le forze alleate si proponevano di attaccare nel Mediterraneo occidentale non era la Sicilia, ma bisognava farlo credere ai Tedeschi,
inoltre in una lettera di Lord Louis Mountbatten per l'Ammiraglio Sir Andrei Cunningham,
comandante in capo del Mediterraneo si spiegava la missione del maggiore Martin e concludeva:
"penso che troverete in Martin l'uomo che fa per voi. Vi prego di rimandarmelo non appena l'attacco sarà terminato. Potrebbe portarci un po' di sardine…qui sono razionate!"
Questo scherzo indicava ai tedeschi finalmente l'obiettivo:LA SARDEGNA. Fu trovato un sosia del maggiore Martin per riprodurre la foto della carta d'identità senza la lugubre aria da morto. Fu inventata una giovane fidanzata londinese per il maggiore e una lettera della ragazza, ripiegata più volte prese il suo posto nel portafoglio di Martin. Biglietti di autobus di Londra, di cinema, fatture di una banca londinese ecc. servirono per confermare la falsa identità del maggiore Martin.

           

Il comando alleato decise di abbandonare con un sommergibile il cadavere al largo di Huelva,
un piccolo porto del sud-ovest vicino alla frontiera portoghese.
Sarebbe stato normale che gli Spagnuoli consegnassero il cadavere al vice-console britannico
per la sepoltura. Naturalmente l'agente locale tedesco avrebbe fatto fare una copia dei documenti
e così accadde.
Anche il bollettino metereologico era favorevole:
il vento predominante avrebbe soffiato verso la costa.
Venne chiesta l'approvazione del Primo Ministro Churchill avvisandolo che, se i Tedeschi scoprivano l'inganno
la Sicilia sarebbe stata identificata come l'obiettivo dello sbarco alleato.
Churchill dette il suo consenso e dispose che il Generale Eisenohwer
fosse informato di tutto.
Per dieci giorni il sommergibile Seraph navigò in superficie soltanto di notte.
Aveva a bordo il maggiore William Martin...in una cassa metallica di due metri tenuta in ghiaccio artificiale.
Poi, il 30 aprile del 1943 a 1500 metri da Huelva al maggiore Martin venne gonfiata la giacca impermeabile,
un breve sevizio funebre e con una spinta il maggiore Martin partì per la guerra.
Un chilometro più in là venne lanciato in mare il battello di gomma di un loro aereo
con un solo remo di alluminio per simulare la fretta.
Il mattino del 30 aprile 1943, di buon'ora un pescatore spagnuolo avvistò il corpo vicino alla riva.
Fu ripescato dalle autorità e l'autopsia stabilì: "Asfissia per immersione in mare".

         

Il 4 maggio gli alleati inviarono un messaggio "Urgente Segretissimo" nel quale ssi faceva formale richiesta al governo della Spagna neutrale per riavere i documenti di grande importanza e segretezza che il maggiore Martin portava con se.
Il capo dell'AAmmiragliato Spagnuolo consegnò i documenti al consigliere d'ambasciata inglese
soltanto il13 maggio, informandolo che "non mancava nulla"...
Alla fine della guerra si scoprì che negli archivi tedeschi c'erano copie fotografiche delle lettere del Maggiore Martin con relative traduzioni e rapporti del servizio segreto.
Lo Stato Maggiore nazista aveva stabilito l'autenticità dei documenti e ne aveva concluso che l'attacco alleato
sarebbe avvenuto non in Sicilia, ma in Sardegna, con uno sbarco sussidiario in Grecia.
L'Alto Comando Tedesco trasferì un'intera divisione corazzata dalla Francia al Peloponneso, in Grecia.
Inoltre vennero collocati campi di mine al largo della costa greca e si installarono batterie costiere.
Trasferimenti di divisione corazzate vennero attuate anch in Sardegna pronti per un'eventuale invasione.
Il successo dalla "missione" del maggiore Martin
può essere valutato con le parole del Maresciallo Erwin Rommel:
"Durante l'invasione alleata della Sicilia le difese tedesche furono fuorviate a causa del ritrovamento
nelle acque spagnuole del cadavere di un corriere diplomatico inglese".
Hitler stesso dovè aver visto i documenti, perchè l'Ammiraglio Dònitz scrisse nel suo diario:
" Il Fuhrer non è d'accordo...che il punto più probabile di un'invasione sia la Sicilia.
Secondo la sua opinione, i documenti anglo-sassoni scoperti confermano che l'attacco sarà diretto
soprattutto contro la Sardegna e il Peloponneso.