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La Pagina di Alma

Questa pagina e' dedicata ad Alma, ci sono scritti suoi, scritti miei dedicati a lei, scritti di amici che l'anno amata e conosciuta, foto e la pagina sul linguaggio dei fiori che aveva preparato per Burlanda, buona lettura...

Annamaria

(di Pino De Lucia - da "Andiamo tutti in Paradiso", dedicata ad Alma)

AlmaQuando Annamaria arrivò in Paradiso, sapevamo già tutto di lei
e perché era tanto in ritardo.
Il suo Michele, senza di lei, era come un bambino sperduto, e poi
non sapeva nemmeno stirarsi una camicia, attaccarsi un bottone.
Annamaria aveva lottato fino all'ultimo per non lasciarlo solo;
aveva strappato ancora un ultimo anno alla sua malattia,
ma l'ultimo mese non aveva più saputo nascondere il dolore, la stanchezza,
e poi non era giusto che ogni notte lui piangesse di nascosto vicino al suo letto
mentre lei fingeva di dormire.
E allora si era lasciata andare.
Una notte si era assopita per sempre,
mentre stringeva la mano del suo amore,
per l'ultima volta, con quel poco di forza che le rimaneva.
E Michele?
Da un po' di tempo, i vicini di casa si chiedono
come mai il povero Michele è tanto cambiato.
Quando è in casa da solo, lo sentono parlare con qualcuno:
specie la notte.
Ma la cosa più strana, è come se rispondesse a qualcuno.
Spesso si sente anche ridere.
I vicini dicono, che il povero Michele non ci sta più con la testa.
Però, quando vanno a fargli visita, sono tutti d'accordo che in quella casa
c'è la stessa serenità di quando c'era anche “lei“.

Come se Annamaria fosse tornata indietro, per il suo Michele.

Un po' di foto dall'album dei ricordi...

Hanno scritto...

ALMA CI HA LASCIATI.
Senza un lamento, nonostante le sue grandi sofferenze.
Senza la pur minima invettiva contro il destino, che pure così duramente l'aveva colpita e minata nel fisico.
Un carattere sorprendente, fatto di semplicità e di coraggio, di modestia e di grandezza.
Un'anima davvero straordinaria, evocata nel suo stesso nome: Alma
Ieri, nel momento estremo della vita terrena, al culmine di un crudele percorso di angoscia e di dolore, il suo volto, incredibilmente dolce e sereno, addirittura sorridente, ci ha impedito di sfogare il nostro dolore in quel pianto disperato che pure ci opprimeva nel petto.
Anche in questa, per noi terribile, circostanza, abbiamo dovuto condividere con lei il sorriso, l'ottimismo, addirittura lo scherzo, in cui era del resto solita stemperare ogni cosa “troppo seria”.
Da qui, nasce una grande riflessione, un grande insegnamento, che ci viene dallo stile di vita della nostra Alma: non c'è nulla che meriti il nostro rancore, nemmeno l'atrocità di una implacabile malattia.
Quando c'è amore, tutto può essere trasfigurato nel bene, e condiviso con serenità e positiva rassegnazione.
In quante occasioni, nei lunghi anni della nostra amicizia, abbiamo visto addensarsi sul capo di Alma e Pino difficoltà e ingiustizie della vita. tuttavia, mai una volta abbiamo visto nel suo sguardo i devastanti segni del livore, della cattiveria, dello spirito di rivalsa.
Anche per questo il signore ha voluto premiarla con quella eloquente immagine di serenità, con cui, a dispetto di ogni oltraggio del male, ha affrontato il viaggio verso il cielo.
Per noi che restiamo, questo è oggi il più bel regalo da lei ricevuto: un sorriso che non dimenticheremo mai, e che ci aiuterà, nei momenti belli come in quelli più difficili, ad essere buoni, ad essere amici.
Oggi, preghiamo per Alma, per accompagnarla tutti insieme, con i nostri cuori uniti, nel suo luminoso percorso verso il paradiso.
Qui, nel coro degli angioli, verrà accolta dagli indimenticabili mammarina e paparino e dal fratello ennio, che da non molto l'ha preceduta. e ci saranno anche Virgola e Lady, e Ufo, e tutte le tenere creature in cui riversava il suo affetto quotidiano.
Ma preghiamo soprattutto per pino, che in qualche momento, come noi e più di tutti noi, sembra cedere alla tentazione di sentirsi, d'ora in poi, terribilmente solo. ma non è così.
Certo, Alma non è più fisicamente fra noi: ma, nonostante ciò, la sua vera presenza, quella del suo spirito e del suo grande cuore, non solo è viva, ma cresce e crescerà; momento dopo momento, la sentiremo sempre in nostra compagnia.
Per tutto questo, ti diciamo grazie, Alma: per questo tuo immenso ed immutabile dono d'amore, di gioia, di dolcezza, e di bontà.

Giacomo Carioti

Ciao Alma...

AlmaEmanuele carioti, e tutta la sua famiglia, e' in lutto per la scomparsa dell'adorata madrina ed amica da tutta la vita Alma Petruni e si stringono forte al dolore del maestro Pino De Lucia.
...che quest'angelo che ha raggiunto il cielo vegli su di noi e su tutti i nostri cari...
oggi il sito emanuelecarioti.com rimarra' chiuso per rispetto alla scomparsa di Alma Petruni.

Emanuele

Raccolta di parole, pensieri, poesie, racconti, scritti o scelti da Alma...


L'ALTERNATIVA

Nel garage aveva parcheggiato male l'auto occupando anche lo spazio di un altro inquilino
ma cosa importava? "Che si arrangi!" pensò
mentre con l'ascensore raggiungeva il suo appartamento.
Aperta la porta Buffy, il cane di sua moglie corse verso di lui accogliendolo a tutto scodinzolio.
Bestiaccia! Pensò lui allungandogli un calcio.
E dire che era stato geloso dell'affetto che sua moglie aveva per quel quattro zampe.
Sua moglie?...Forse era meglio dire: la sua ex moglie
dato che lui l' aveva avvelenata.
Speriamo sarebbe andata meglio con la sua amante
che tra poco avrebbe finalmente preso il posto della sua ex...
Liberatosi della giacca sprofondò sul divano ed accese la televisione.
La cosa strana fu che la voce che subito sentì non veniva dal video
ma dietro di lui ed era quella di sua moglie...
Si voltò di scatto e...la vide.
La sorpresa quasi lo folgorò: era lei
ed aveva il sorriso di sempre.
"Ciao Pietro, come stai?"
Anche il tono della sua voce era rassicurante e questo lo sconcertò.
A gola secca rantolò: "E tu come stai?"
E lei gli parlò:
gli parlò del mondo stupendo in cui era ora,
delle sensazioni di serenità, di gioia, di pace infinita
No, non aveva rancore per quello che lui le aveva fatto
perchè era grazie a lui che lei era entrata in quella nuova
e meravigliosa dimensione.
Forse era proprio quello il Paradiso di cui avevano tanto parlato...
Lui l'ascoltava attonito e con un groppo alla gola.
Tutto il rimorso e gli incubi che aveva provato
cominciarono a svanire e al loro posto una sensazione di liberazione
perchè lei sembrava averlo capito ed anche perdonato.
Ora sapeva d'aver sbagliato, ma come poteva riparare?
"Due sole persone qui mi mancano per essere veramente felice: tu e Buffy"
sussurrò lei dolcemente con aria triste.
A lui si gelò il sangue, ma poi una sensazione di indicibile calore:
ora sapeva cosa fare.
Il flacconcino con le pillole era ancora al solito posto...
Ne fece ingoiare subito una a Buffy
ed un'altra la ingoiò lui...
Sentì un freddo intenso, ma fu una sensazione brevissima
quel tanto per capire che lui e Buffy erano dall'altra parte...
Il cane con un mugolio di gioia saltò tra le braccia della padrona
che lo strinse a se raggiante di felicità.
Poi fu lui ad andare verso di lei
ma sebbene ci provasse non riusciva a muoversi di un passo...
Guardò implorante sua moglie...
ma l'espressione di lei era cambiata
ora lo guardava con un'aria seria, molto seria
Sentì la sua voce come se venisse da molto lontano
"Mi dispiace caro, ma nel posto dove sono
non è ammesso chi si togie la vita.
Mi dispiace..."

STORIA DI UN NOME

CondoleezaTutti abbiamo notato, leggendolo o sentendolo per la prima volta,
la stranezza di questo nome: Condoleeza.
La spiegazione è molto semplice:
il papà di questa signiorina, quando dichiarò la sua nascita all'anagrafe
volle darle un nome particolare.
Essendo un appassionato di musica classica conosceva i modi e i termini
di un'esecuzione tra cui: "Con dolcezza"
e questo fu il nome che dichiarò per la sua bambina.
L'impiegato dell'anagrafe scrisse la pronuncia del termine, per cui:
Condolcezza
Condoleeza

Tutto qui

QUELL'AUTOBUS

Sono anni che vedo passare davanti casa un autobus:
mi affascina...
Vorrei, un giorno salire su godendomi le strade che percorreremo
e arrivare al capolinea.
Casette di due piani dai colori tenui
tutte uguali, ma dissimili per la loro personalità.
Vasi di fiori sui balconi, prati ben tenuti e bambini
che corrono, giocano, volano, ridono
rumorosi come rondini in branco.
Tante panchine occupate da anziani che sorridono al sole,
ragazzi che si guardano negli occhi
sperando di vedere il loro amore nel futuro:
Donne raggianti in attesa,
uomini soddisfatti del loro lavoro e, e, e...
Vorrei salire su quell'autobus
ma che numero ha?

Alma

INCONTRI

Narra un'antica leggenda che una volta Maometto
organizzò una grande festa
alla quale parteciparono tutte le virtù.
Le uniche che non si salutarono
furono la GENEROSITA' e la GRATITUDINE.
Stupito, Maometto chiese alla generosità
perchè non salutasse la gratitudine
La risposta della generosità fu:
"Non la conosco"

QUANTO VALE LA SALUTE?

Un vecchio adagio arabo dice che ogni cosa a cui noi teniamo vale 0
e la salute vale 1.
Vi sembra poco?
E allora proviamo a mettere in fila uno, due, tre zeri e più
che rappresentano: ricchezza, amore, successo ecc.
Che importanza avranno?
nessuna senza quel piccolo, ma necesario 1 davanti
ed allora il valore di ogni cosa diventerà: 10, 100, 1000 ecc.

PASQUALINO

angeloPasqualino non è mai nato
Per meglio dire: doveva nascere, ma i genitori l'hanno rimandato indietro,
perché per lui non c'era spazio.
Io voglio bene a Pasqualino. Quando ero sulla Terra avrei voluto avere un figlio come lui.
Forse anche i suoi genitori avrebbero desiderato un bambino così, se avessero potuto conoscerlo.
La loro vita, con Pasqualino sarebbe cambiata.
Ma questo non lo sapranno mai.
Il mio lavoro dietro questo sportello è di dare informazioni sul Paradiso a chi arriva,
ma nessuno mi chiede notizie della Terra.
Pasqualino invece sì, e continuamente.
Io non sono un'arca di scienza e molte volte penso proprio che certe risposte
me le suggerisce lo Spirito Santo per non farmi fare brutta figura.
Forse per Pasqualino il Paradiso era quella vita che non ha mai avuto,
e che sente attraverso i ricordi degli altri.
E' questo che manca a Pasqualino e a quelli come lui: i ricordi. Non è giusto.
Ecco perché, quando mi chiede con l'aria seria seria, cosa sono le favole,
cosa sono i giocattoli, com'è la zuppa di latte,
se era bella anche la sua mamma, a me viene il magone
e ci metto un po' prima di rispondergli.

dal libro "Andiamo tutti in Paradiso"di Pino De Lucia

L'albero e il cane

Albero"C'era una volta"...ma forse sarebbe meglio dire "C'era qualche mese fa"....
una donna seduta su una panchina nel piccolo giardino di fronte casa mia.
Era una donna particolare:
Indossava tre cappotti per tenersi calda
che la facevano sembrare ancora più bassa e più grassa,
ai suoi piedi tre voluminose buste di nylon gonfie da scoppiare.
La donna sulla panchina stava gustando il suo pranzo
formato da un panino ripieno, quando UFO, il mio cane
alzò la zampa ed innaffiò il fusto di un grande albero vicino a lei
con un suo bisognino liquido.
Ci restai molto male e mi scusai con la signora che stava mangiando.
"Non si preoccupi" mi rispose con dolcezza la donna
"Se un animale gli fa la pipì addosso, l'albero non si offende
ma resta male se a farla è un uomo".
Ho rivisto quella donna con le sue grosse buste
passare da lontano pochi giorni fa ed ho ripensato a cosa aveva detto
e alla dolcezza e sensibilità che aveva dimostrato.
Tutto qui....ma ho voluto che anche voi foste partecipi
di questa piccola - grande esperienza

ciao - Alma

C'era una volta una bella principessa
perdutamente innamorata di un bel cavaliere, ma non di sangue reale.
Il padre, re molto dispotico
quando venne a sapere che sua figlia voleva sposare il bel cavaliere
si oppose con tutte le sue forze.
E la principessa iniziò lo sciopero della fame.
Allora il re stabilì di affidare la decisione al destino:
Sulla cima di una rupe sua figlia avrebbe dovuto scegliere:
In un cappello ci sarebbero stati due bigliettini: si e no
Il "Sì" avrebbe significato che i due avrebbero potuto sposarsi
IL "No" significava che il bel cavaliere sarebbe stato decapitato.
Toccava a lei sceglier uno dei bigliettini.
Ma la governante della principessa le svelò un inganno
di cui era venuta a conoscenza:
Nel cappello suo padre avrebbe fatto mettere
due bigliettini identici: due "No".
Quando fu il momento la principessa prese dal cappello un bigliettino
e, con voce tremante esclamò:
"Questo è Il biglietto che ho scelto non ho il coraggio di guardarlo!"
e lo gettò giù dalla rupe.
E, dato che il biglietto rimasto era "No"
...
Così la principessa e il bel cavaliere si sposarono
e vissero...felici e contenti.

LA BELLA COSA

Quando ero un bambino, come tanti altri,
se ero stato bravo, il regalo più bello che mi potevano fare era:
" 'A bella cosa".
"Se mangi tutta la minestra, mamma ti da 'a bella cosa"...
"Se ti comporti bene, nonna ti dà 'na bella cosa..."
La bella cosa era un regalo a sorpresa, un imprevisto.
Non aveva importanza se era grande o piccolo,
ma era un premio che c'eravamo guadagnati e che ci faceva felici,
come può fare felice un bambino.
Poi si diventa grandi e nella vita si può avere anche fortuna, successo,
ma nessuno più ci regala con amore quel piccolo grande imprevisto
che è: 'a bella cosa.
Qui in Paradiso vedo tanta gente arrivare con l'aria stupita, spaesata, a volte intimorita.
Arrivano anche quelli che sulla Terra hanno conosciuto miseria, sofferenza, umiliazioni,
ma per loro è diverso: hanno un'altra espressione.
Hanno il sorriso e la gioia di quand'erano bambini,
perché dopo tante amarezze sentono che qui troveranno finalmente quel premio
che la vita non gli ha mai dato:
'A bella cosa.

dal libro "Andiamo tutti in Paradiso"di Pino De Lucia

FIDARSI E' BENE...

scorpioneranaUna volta, tanto o poco tempo fa,
uno scorpione di passaggio,
che doveva attraversare un laghetto
chiese ad una rana del posto
il favore di accompagnarlo sull'altra sponda
portandolo sul dorso
dato che lui non era uno sportivo
e non sapeva nuotare
"Ma tu sei uno scorpione!" protestò la rana
" Sono sicura che mi morderai e dai tuoi morsi non c'è scampo!"
"Ma prova a ragionare, amica mia!" replicò lo scorpione
"Se ti mordessi sarei propiro un demente perchè così
affonderemmo e moriremmo tutti e due!
Fidati di me e vedrai che tutto andrà benone
e tu mi avrai fatto un piacere"

La rana si lasciò convincere
dal ragionamento troppo logico
e la traversata comincio
portando in groppa lo scorpione di passaggio...

Ma nel momento che i due stavano per raggiungere
la riva opposta del laghetto
La povera rana sentì una fitta acuta
e capì che il morso mortale dello scorpione non l'aveva risparmiata.

"Ma perchè?..." esclamò la poverina affondando in sieme al compagno di viaggio
"Perchè?" esclamo dispiaciuto lo scorpione,
affogando anche lui
"Ma questa è la mia natura!"...

Gli uomini che non capiscono gli animali
dicono che gli animali non capiscono.

Ora vorrei parlarti dei momenti felici.
Se ci fai caso,sei tu a prepararli:
un'occasione, una gita, un viaggio, una serata ecc.
che tu hai goduto perchè eri anche nello stato d'animo adatto.
I momenti negativi, invece arrivano inaspettati
e tu devi subirli affrontandoli nel migliore possibile dei modi.
E allora?
Allora, nella vita cerca di vedere sempre il bicchiere mezzo pieno
e quando è mezzo vuoto...
cerca di riempire tu l'altra metà.

ciao - Alma

STORIA DI UNA VIRGOLA

C'era una volta un re arguto e bonario che aveva un ministro di giustizia
assai burbero e severo.
Si narra che una volta un condannato a morte avesse presentato
domanda di grazia al re.
La domanda fu inoltrata dal Ministro di Grazia e Giustizia
il quale però vi aggiunse questa postilla:
"Grazia impossibile, lasciarlo in prigione!"
Il re gliela rimandò spostando semplicemente la virgola:
"Grazia, impossibile lasciarlo in prigione!"
E così il prigioniero ebbe salva la vita.

UN VIRUS CONTAGIOSO? IL SORRISO

Quante volte ad una donna capita di incontrare
lo sguardo di un'altra donna sconosciuta
magari semplicemente incrociandosi in una strada.
Ma cosa succede? C'è l'accenno di un sorriso
un attimo che esprime simpatia, un regalo improvviso, inaspettato...
Una scintilla che acccende qualcosa...
e sulle labbra della sconosciuta un sorriso
che ricambia quel calore di un attimo: impagabile.
Un attimo che passa, ma lascia qualcosa nel cuore.
Prova...prova anche tu e vedrai.

Alma

HAI FATTO CASO?

Quando si dice "Un uomo onesto" si intende:
un uomo che non ruba,
che mantiene la parola
che è socialmente utile.

Quando si dice "Una donna onesta"
si intende un solo significato:
"una donna che non tradisce il marito"

Alma

Un nonno con il suo nipotino andavano al mercato per vendere un asino.
La gente che li vedeva passare commentava:
"Ma guarda che stupidi! Hanno un asino e vanno a piedi."

Sentendo la critica il nonno salì sull'asino.

La gente che li vedeva passare commentava:
"Ma guarda quel vecchio! Lui va sull'asino e il bambino a piedi."

Sentendo la critica il nonno scese dall'asino
e fece salire il bambino.

La gente che li vedeva passare commentava:
"Ma guarda quel povero vecchio! Lui a piedi e il bambino sull'asino."

Sentendo la critica il nonno salì anche lui sull'asino.

La gente che li vedeva passare commentava:
"Ma guarda che crudeltà! Un povero asinello così carico!.


Morale:
Fate quello che il vostro buon senso vi detta
Invece di tenere conto delle critiche altrui

DUE AMICI

Ai tempi del papa Leone XIII (1810 - 1903),
c'era in Vaticano una colomba che tutte le mattine si presentava alla stessa ora
sul davanzale della finestra della camera da letto del papa; questi le dava da mangiare.
Quando il papa si ammalò, la colomba per qualche giorno non si presentò,
quasi che sapesse della malattia.
Senonchè il giorno prima che il papa morisse, la colomba riapparve dietro ai vetri della finestra,
siccome nella stanza dell'infermo nessuno le badava,
cominciò a picchiettare con il becco sul vetro, come per farsi aprire.
Il papa se ne accorse, ordinò che si aprisse e si andasse a cercare il becchime per la bestiola.
La colomba, appena fu aperta la finestra, volò sul letto del papa,
il quale con la sua scarna mano l'accarezzò a lungo affettuosamente.
Tutti i presenti guardarono con le lacrime agli occhi quella scena commovente,
quell'ultimo saluto che i due vecchi amici si scambiavano dinanzi alla morte.

NIENTE DI NUOVO SOTTO IL SOLE

Il grande califfo, Omar
(cugino di Maometto, secondo califfo musulmano
che conquistò la Siria, la Persia e l'Egitto dal 635 al 644),
conquistò gran parte dell'Asia con la rapidità del fulmine.
Chi poteva resistere ad un esercito di fanatici che affrontavano la morte come se fosse un divertimento?
Omar aveva esercitato i suoi soldati al disprezzo della morte, ripetendo loro più volte queste parole:
- Chiunque tu sia, vuoi essere ricco senza possedere nulla, e potente senza avere un suddito?
Osa disprezzare la morte: I re tremeranno innanzi a te,
e tu solo non temerai nessuno.

Un' antica storia cinese

Un giorno ad un vecchio contadino fuggirono dal recinto della sua proprietà 30 cavalli.
Subito vicini e parenti si recarono da lui compiangendolo per questa disgrazia.
" E chi può dire che sia una disgrazia?" affermò il vecchio.
Infatti, pochi mesi dopo, furono ritrovati i cavalli fuggiti con l'aggiunta di 10 nuovi puledri.
Subito vicini e parenti si recarono dal vecchio congratulandosi per il fortunato evento.
"E chi vi dice che sia una fortuna?" affermò il vecchio.
Infatti, pochi mesi dopo, il figlio, tentando di domare uno dei nuovi cavalli
fu disarcionato e si ruppe una gamba.
Subito vicini e parenti si recarono da lui compiangendolo per questa disgrazia.
" E chi può dire che sia una disgrazia?" affermò il vecchio.
Infatti, pochi mesi dopo, scoppiò la guerra ed il figlio fu esentato a causa della sua invalidità.
Subito vicini e parenti si recarono dal vecchio congratulandosi per il fortunato evento.
"E chi vi dice che sia una fortuna?" affermò il vecchio...

Mi fermo qui per non annoiarvi procedendo all'infinito, ma la morale sembra evidente: prima di affermare che un evento sia una fortuna o una disgrazia, diamo tempo al tempo e molte volte vedremo che il futuro può cambiare l'apparenza
dei nostri giudizi.

IL CAFFE' SOSPESO

Una volta nella mia città c'era un'abitudine:
chi andava al bar per gustarsi "na'tazzulella e' caffè",
ne pagava due e alla cassa diceva: "Un caffè ed un sospeso!".
Il "sospeso" era per chi non poteva spendere.
Dopo un po' c'era sempre qualcuno meno fortunato nella vita che passava e chiedeva:
"C'è un sospeso per me?"...
C'era sempre un sospeso per lui e, se non c'era,
ci pensava il proprietario del bar...ma non glielo faceva capire.
Quando si dice: "tutto il mondo è paese" è compreso anche il Paradiso.
Davanti al mio sportello d'informazioni, quando si presenta uno con la faccia triste e mi chiede:
"C'è niente per me?", a me si stringe il cuore, perché so la verità:
quelli sono i dimenticati che aspettano una preghiera, un pensiero, e chiedono, chiedono sempre.
E allora ho avuto un'idea.
Ho preso il coraggio a due mani e sono andato dai Santi, che di preghiere ne ricevono tante.
Ho parlato con quelli che ho più confidenza, e loro sono stati buoni, non si sono fatti pregare
e hanno detto di sì: anche loro lasceranno un sospeso.
Ora, quando si presenta il solito postulante di turno e mi chiede: "C'è niente per me?",
io dall'archivio torno a mani piene: "Sì, ci sono tre Ave Maria e quattro Padrenostro!".
"Sì, ci sono sei eterno riposo e otto pensieri!".
Poi, mentre si allontana tutto emozionato, io mi sento migliore, anche se ho detto una piccola bugia
con la protezione dei santi.
In questa e nell'altra vita ci dovrebbe essere sempre un "sospeso"
per chi non ha la fortuna d'essere fortunato.

da"Andiamo tutti in paradiso" di Pino De Lucia

La minestra di sassi

minestra di sassiUn giorno, nella piazza di un paese si presentò uno sconosciuto che allo scoccare del mezzogiorno
accese un fuoco sotto un paiuolo quasi pieno d'acqua
e versato dentro due grossi sassi ben levigati che aveva in un sacco
si mise a sedere vicino al fuoco in attesa che l'acqua bollisse.
Inutile dire che uno alla volta, i curiosi coninciarono a radunarsi intorno a lui
ed a fare domande:
"Cosa stai cucinando?" esclamò il primo
"La minestra di sassi!" rispose lo sconosciuto.
"Ed è buona?" chiese il curioso
"Eccome!" disse lo sconosciuto, "certo, con un paio di cipolle sarebbe ancora migliore"
"Io un paio di cipolle ce l'ho, vado a prenderle a casa e le porto subito!"
ed il primo curioso si allontanò e dopo un po' torno con le cipolle.
Ora erano in due seduti vicino al fuoco ad aspettare che l'acqua bollisse.
Dopo un po' si fece avanti un secondo curioso e chiese anche lui allo sconosciuto:
"Cosa stai cucinando?"
"Ma la minestra di sassi!" fu la risposta
"Ed è buona?"
"Certo!, però se ci fosse anche un bell'osso di prosciutto sarebbe ancora più gustosa..."
"Io un osso di prosciutto a casa ce l'ho, vado a prenderlo e torno"
E così, man mano che i curiosi si avvicinavano, lo sconosciuto parlava della sua gustosa minestra di sassi
Certo, con l'aggiunta di ...un po' di patate....di carote...sedano...cavolo sarebbe stata più completa.
Insomma dopo un po' i curiosi che avevano collaborato
erano tutti seduti intorno al fuoco aspettando che la minestra cuocesse.
Inutile dire che quando ognuno ne riempì un ciotola, riconobbe
che la minestra di sassi era VERAMENTE squisita.

Tra le tante ricette, questa forse è la più edificante e la morale mi sembra ovvia
"L'UNIONE FA LA FORZA"

Alma

IL SEGRETO DELLA FELICITA'

Un mercante, una volta, mandò il figlio ad apprendere il segreto della felicità
dal più saggio di tutti gli uomini.
Il ragazzo vagò per quaranta giorni nel deserto, finchè giunse ad un meraviglioso castello
in cima ad una montagna.
Là viveva il Saggio che il ragazzo cercava.
Il Saggio ascolltò attentamente il motivo della visita, e suggerì al ragazzo
di fare un giro per il palazzo e di tornatre dopo due ore.
"Nel frattempo voglio chiederti un favore" disse il Saggio, consegnandogli un cucchiaino da tè
su cui versò due gocce d'olio
"Mentre cammini, porta questo cucchiaino senza versare l'olio."
Il ragazzo cominciò a visitare il palazzo
sempre tenendo gli occhi fissi sul cucchiaino.
Dopo due ore ritornò dal saggio.
"Allora", gli domandò questi,"hai visto gli arrazzi, i giardini
e le belle pergamene della mia biblioteca?"
Il ragazzo, vergognandosi, confessò di non avr visto niente.
La sua unica preoccupazione era stata quella di non versare le gocce d'olio affidategli.
"Ebbene, torna indietro e guarda le meraviglie del mio mondo", disse il Saggio.
Il ragazzo prese il cucchiaino e si mise a passeggiare per il palazzo
osservando, questa volta, tutte le opere d'arte
appese al soffitto e alle pareti.
Notò i giardini, la delicatezza dei fiori, la raffinatezza di ogni opera d'arte.
Di ritorno al cospetto del Saggio riferì particolareggiatamente
su tutto quello che aveva visto.
"Ma dove sono le gocce d'olio che ti avevo affidato?" domandò il Saggio dei saggi
Guardando il cucchiaino, il ragazzo si accorse di averle versate.
"Ebbene, questo è l'unico consiglio che ho da darti", concluse il Saggio dei saggi.
"Il segreto della felicità consiste nel guardare tutte le meraviglie del mondo
senza mai dimenticare le due gocce d'olio nel cucchiaino".

da "L'ALCHIMISTA" di Paulo Coelho

...l'indovino chiese all'uomo perchè mai egli fosse tanto interessato a conoscere il futuro.
"Per potere agire" rispose l'uomo "e per cambiare ciò che vorrei non accadesse".
"Allora non sarebbe più il tuo futuro" aveva replicato l'indovino.
"O forse, allora, io desidero conoscere il futuro per prepararmi a quello che verrà".
" Se fossero cose belle, sarebbe una piacevole sorpresa", aveva detto l'indovino.
Se dovessero essere cose brutte, cominceresti a soffrire assai prima che accadano".
"Voglio conoscere il futuro perchè sono un uomo e gli uomini vivono in funzione del loro futuro".
L'indovino rispose: "Io non leggo il futuro: indovino il futuro dai segnali del presente.
Se presterai attenzione al presente, potrai migliorarlo.
Se migliorerai il presente, anche ciò che accadrà dopo sarà migliore.
Dimentica il futuro e vivi ogni giorno della tua vita
Ogni giorno porta con se l'eternità

da "L'ALCHIMISTA" di Paulo Coelho

"SFIGA"?

Oggi se qualcosa va male, per molti la colpa è della "Sfiga"...
questa è un'ottima scusa per scaricare la colpa di un insuccesso.
Attribuendo la colpa alla sfortuna, la coscienza resta una porta chiusa
e non si apre per un esame costruttivo
che solo la tua coscienza può fare.
E allora?....Si sbaglia, si fa il punto e si ricomincia
e così si cresce
e non ci sarà "Sfiga" che tenga
perchè non si ricadrà più nello stesso errore.
Allora apparterrai a quella fortunata categoria di persone
che non dirà "Avrei potuto fare ma..."
ma : "Ho fatto".

Alma

..perciò svegliatevi e uscite dal vostro trantran.
Se restate addormentati, invecchierete dormendo e perderete ogni possibilità nell'esistenza.
....Siate nel presente, non nel passato né nel futuro.
Il passato è passato, imparate da esso e lasciatelo andare; il futuro non è ancora qui,
fate progetti, ma non preoccupatevi.
Preoccuparsi è solo uno spreco di tempo ed energia.
....

Il monaco buddhista vietnamita Thich Nhat Hahn parla di come godersi una tazza di tè.
Dovete essere attenti e consapevoli nel momento presente, per apprezzare il tè,
per assaporare il dolce aroma, per gustarne il sapore, per sentire il calore della tazza.
Se state rimuginando eventi passati
o vi state preoccupando di quelli futuri,
abbasserete lo sguardo sulla tazza e il tè sarà finito:
lo avete bevuto, ma non ricordate niente
perché non eravate consapevoli.
....La vita è come una tazza di tè.

IL LINGUAGGIO DEI FIORI

Da quanti secoli gli uomini hanno dato un linguaggio ai fiori?
Forse dai tempi degli antichi, se i Greci e poi i Romani attribuivano agli asfodeli,
come oggi noi ai crisantemi, il significato di ricordare ed onorare i nostri cari per sempre perduti.
Dopo la prima crociata il linguaggio emblematico dei fiori divenne diffusissimo
ed entrò nel costume dell'antica cavalleria.
Una volta gli innamorati conoscevano e si esprimevano attraverso il dolce linguaggio dei fiori...



Acacia odorosa - affetto puro, amore platonico
Ligustro - giovinezza
Acanto - culto delle belle arti
Lillà - prime agitazioni amorose
Achillea - salute
Loglio - vizio, discordia
Aconito nappello - amore colpevole, vendetta
Lunaria - cuor contento
Agave - utilità
Luppolo - apatia
Alloro - trionfo, gloria
Magiorana - consolazione
Aloè - calma del cuore
Magnolia - beltà superba
Amaranto (Francia) - immortalità
Malva - tenerezza materna
...................(Italia) - fior d'amore, di gelosia
Malvarosa - fecondità
Amaranto giallo - dolore
Mandorlo - mente stordita
Anemone - abbandono
Margheritina - giovinezza, bontà, amore
Arancio - verginità
Menta - saggezza
Asfodelo - rimprovero, cordoglio, dolore
Miosotide (Myosotis) - non ti scordar di me
Assenzio - tormenti d'animo, d'amore
Mirto - amore
Basilico - povertà innocente, onesta
Mughetto - vita quieta e ritirata
Biancospino - dolce speranza
Narciso - amor proprio e vendetta
Bocca di leone - ferocia
Nasturzio d'India - fiamma d'amore
Bolla di neve - raffreddamento d'amicizia
Ninfea - Impotenza, sterilità
Borraccina - menzogna
Oleandro - "mi sei antipatico"
Bosso - fermezza
Olivo - pace
Botton d'oro - inganno
Opuzia - ospitalità
Camelia - costanza
Ortensia - freddezza
Camelia bianca - capriccio
Ortica - crudeltà
Camelia variegata - bizzarria
Palma - vittoria, martirio
Camelia purpurea - ardore
Papavero - imbecillità
Camelia incarnata - giocondità
Peonia - onta, vergogna
Camomilla - servigio
Pervinca - amicizia durevole
Caprifoglio - vincoli d'amore
Pruno - difficoltà
Cappero - vivacità
Quercia - robustezza, utilità
Cedronella - anima vivace
Ranuncolo - bellezza melanconica
Ciclamino - solitudine
Reseda - inesperienza, virtù
Cicuta - perfidia
Ribes - delizia
Cipresso - tristezza perenne, dolore
Rosa - amore, piacere, orgoglio
Convolvolo - civetteria
Rosa bianca - amore innocente
Dalia - abbondanza sterile
Rosa muschiata - amnore capriccioso
Digitale - lavoro
Rosa gialla - amore infedele, ingrato
Edera - amicizia, attaccamento
Rosa borraccina - amore, voluttà
Elianto (girasole) - adulazione, riconoscenza
Rosa incarnatina - amore, fedeltà
Eliotropio - amor tradito
Rosa purpurea - amore ardente, orgoglio
Erica - sciocco
Rosmarino - spirito arguto
Felce - mistero
Rova - ingiustizia
Finocchio - forza
Ruta - congratulazioni per il parto
Fiordaliso - vera amicizia
Salice piangente - malinconia, tristezza
Fragola - umile bontà
Salvia - stima, considerazione
Fucsia - cordialità
Sambuco - leggerezza
Garofano - amor vivo, puro
Santorrea - schiavitù
Gelsomino - bellezza e gentilezza
Sempreviva - lutto sincero
Genziana - disprezzo
Sensitiva - pudore
Geranio - presuntuosità
Siringa - amore fraterno
Giacinto - amenità
Sorbo - prudenza
Giglio - candore
Timo - commozione spontanea
Ginepro - consolazione
Trifoglio - agitazione d'animo
Ginestra - virtù domestiche
Tuberosa - ebbrezza voluttuosa
Giuggiolo - sollievo
Tulipano - bellezza, ma sciocca
Giunchiglia - languisco d'amore
Valeriana - facilità, agevolezza
Giunco - docilità, sottomissione
Vaniglia - assennatezza e dottrina
Giunco acquatico - indiscrezione
Verbena - sincerità di affetti ouri
Gramigna - ostinazione perversa
Viola del pensiero - "Pensa a me"
Iride - buona notizia, alleanza
Violaciocca - volubilità
Lampone - squisiteza di sensi
Viola mammola - modestia
Lavanda - silenzio
Vischio - inganno, legame funesto
Liana - egoismo, vanpiro
Zafferano - "usate, ma non abusate"
Licnide campestre - simpatia irresistibile
Zucca - grosso, senza cervello